IL GIOVANE FAVOLOSO
sceneggiatura: Mario Martone, Ippolita di Majo; fotografia: Renato Berta; montaggio: Jacopo Quadri; musica: Sascha Ring; interpreti: Elio Germano, Michele Riondino, Massimo Popolizio, Anna Mouglalis, Valerio Binasco, Paolo Graziosi, Isabella Ragonese, Edoardo Natoli, Iaia Forte, Sandro Lombardi, Raffaella Giordano, Federica De Cola…; produzione: Carlo Degli Esposti, Nicola Serra per Palomar/Rai Cinema.
v.o. italiano; colore; 135’ – Italia 2014
La breve vita di Giacomo Leopardi, dalla giovinezza nella casa paterna di Recanati fino alla morte (dopo i soggiorni a Firenze, a Roma e a Napoli) alle pendici del Vesuvio.
Il Leopardi di Martone rivendica il diritto a diventare, da osservatore qual è sempre stato e sempre sarà, un viaggiatore e un uomo di mondo. Per quanto piccolo, goffo, imbarazzante per chi lo ama e lo ammira, questo freak geniale e malinconico vuole entrare nei palazzi del potere, vincere premi letterari, godere del bel mondo. E ovviamente, nel momento in cui sperimenta questa realtà desiderata, ne è disgustato, sopraffatto, e preferisce esserne respinto e non cambiare di una virgola, ostinato e libero come sempre, fiaccato nel morale e nel fisico, lontano da Firenze e Roma e immerso nei bassifondi di una Napoli dispersiva e attraente, dove i luoghi ombrosi e nascosti – non diversamente da L’amore molesto (Mario Martone, 1995) – celano l’incontro con l’indicibile e l’inconfessabile. La natura che si presenta al poeta nei sotterranei della città è confusa, beffarda, duplice anche nell’identità sessuale, e il poeta non può che finirne vittima, sempre mantenendo quel senso di vergogna, di paura o di perdita del controllo che segna la sua sconfitta esistenziale.
(Roberto Manassero)